Simona Carmagnola

… sono di nuovo innamorato. Un amore dicono maturo, dove le azioni sono attente e non si perdono più in somme, sottrazioni. Divisione naturale del mio nuovo io. Mi guardo allo specchio prima di uscire, “ti piaci”? Si mi piaccio, mi sento gli occhi puntati, mi spogliano tutti, ma non mi sento nudo.

Oggi provo a togliermi la mia timidezza. Ti conosco per quello che mi dai. Leggo da un pò quello che c’è scritto dietro alle tue spalle. Quel volume silenzioso che ti avvolge, ma che si fa sentire alto.

La prima volta che ti ho visto era marzo, di quasi 2 anni fa. Ti ho guardato, ho sentito un profumo, che se ho in mente te, mi passa sotto il naso. Ora esco con il mio cane. Due golosi di coccole. Io che sono stato per parecchio tempo preso a pugni, che pensavo di essere diventato invisibile dietro ai miei “sono fatto così”. I thegiornalisti si sono sciolti, una coppia si è separata. E io oggi invece inizio una storia. Arrivo sempre prima per controllarmi meglio. Simona è bella. Dissocia lo sguardo con il sorriso. Mi guarda mi sorride. Mi sorride e mi guarda.

“Mi hai pensato?”. Ciao…
… Ciao, si ho pensato. Sono riuscita a tirarmi fuori…
Mangiamoci un gelato (rido…ride…)
Voglio sentire il gusto… un tuo gusto.
Cono o coppetta?
(Simona dice che per sta bene con lei devo rispettare una regola… mangiare il suo gelato con la curiosità di un bambino.)
Fino a un po’ di tempo fa per me il cono non esisteva. La coppetta con il cucchiaino ci aiuta a mitigare il freddo e si riesce a percepire subito il gusto scelto. Più tardi mi sono lasciata andare ad un’immagine di gelato più da ‘bimbo’. Alla corsa contro il tempo dello scioglimento sulle mani. Una sfida che come fai a non accettare? 
La cosa che mi piace di Simona è che scrive bene i suoi pensieri con movimenti.
Vuoi sentire il sapore di una noce appena sgusciata? In questo caso la sottrazione è necessaria. Meno ingredienti, un solo ingrediente caratterizzante: la noce.
Vuoi giocare con il pairing? E allora ti fa giocare! Abbina ed associa ingredienti diversi, “strani”, ricercati, con lo scopo di farmeli percepire tutti.
Parliamo spesso di ieri, non del passato che non esiste per me, ma di ricordi.
Ti porto alla ricerca di un ricordo anche oggi, Matteo.
Ma io non ho ricordi da ricordare. Io voglio solo il domani.
Tranquillo…
Mi piacerebbe che ogni mio gusto risvegliasse un’emozione, un pensiero, una memoria. 
Il cono che stai mangiando non ti ricorda autunni piovosi con chiacchiere tra amici davanti a una tazza di tè fumante e biscotti appena sfornati? Questo è un gelato gusto tè e biscotti. Questo è un gelato per te.
Per te riporto in negativo questi profumi, sapori che nel nostro immaginario sono tipicamente caldi.
Simona sei ancora timida con me?
Non sono timida. Sono come il gelato, mi devo solo un po’ sciogliere…
Ti fidi di me? Di noi 2? Di te?
Credo che sono 10 anni che il primo gelato lo assaggio alle nove del mattino ed è così per tutto il giorno. E non mi sono ancora stancata, anzi! Credo in me.
Ti va di venire da me a pranzo? Una pastasciutta? 
Ti faccio dei tortiglioni col pomodoro…

 

Simona la trovi qui

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