

Si finisce con l’inizio, dove rivedersi è guardare. Si può. Ritorno, continuiamo. Chiamiamo facendo, farcire e fare. Poi c’è un giorno, il giorno che ti chiedono “posso?”.
COSA TI SERVE
per la frolla
- farina tipo 1 Farina Futura 250 g
- burro 120 g
- zucchero 120 g
- uova 2
per la composta
- rabarbaro 550 g
- zucchero a velo 100 g
- vanillina 1 g
per la gelatina
- succo di rabarbaro 200 ml
- agar agar 3 gr
per la crema pasticcera
- latte 500 ml
- uovo 3 (solo i tuorli)
- zucchero 140 g
- farina 40 g
- bustina di vanillina 1
COME SI FA
Pulite il rabarbaro eliminando i filamenti esterni, tagliatelo a tocchetti, conditelo con lo zucchero a velo e la vanillina. Mettete tutto in una teglia e infornate a 180° per 30 minuti coprendo con la carta stagnola. Una volta pronto filtrate il succo ottenuto con un colino e versatelo in un pentolino. Pressate bene i pezzetti morbidi di rabarbaro, in modo da recuperare tutto il succo e con un mixer frullateli fino ad ottenere una purea. Ora preparate la crema pasticcera lavorando nella planetaria i tuorli con lo zucchero. Quando saranno molto spumosi aggiungete qualche cucchiaio di latte, la farina e la vanillina, per ultimo il restante latte. Amalgamate il tutto con un cucchiaio di legno e mettete sul fuoco a fiamma medio-bassa, mescolando di frequente, fino a quando non inizierà a solidificarsi. Trasferite la crema in una ciotola coperta con la pellicola trasparente a contatto e lasciate raffreddare in frigorifero. Recuperate la pasta frolla, precedente fatta e messa a riposare, rivestite una teglia con sotto della carta forno e procedete con la cottura in bianco a 180° per circa 10/12 minuti. Lasciate raffreddare. Per la gelatina versate nel succo ormai freddo l’agar agar, mescolate e portate a bollore per un paio di minuti. Componete la crostata mettendo sul fondo uno strato di purea, sopra versate la crema, livellate e ultimate con la gelatina. Mettete in frigorifero per 2 ore.

