
Sono stati giorni, forse mesi, stancanti. Cambi inaspettati, ho perso qualcuno per strada, ho ritrovato me stesso.
Federica mi dice sempre “Amare in primis se stessi e poi quello che occupa maggiormente la propria giornata lavorativa perché altrimenti si vive di frustrazione. Nel mentre cercare anche un compagno/a che abbia la tua stessa visione di vita”.
Io e Federica ci siamo scritti parecchio dopo che ci siamo conosciuti, ma ricordo la sera del nostro incontro. Un incontro. Insieme.
Gli occhi di Federica, sanno raccontare il proprio sogno. Un sogno reale fatto con Alessandro. Un amore insieme che hanno fatto di Insieme Restaurant tutto il mondo di una ragazza pugliese e un ragazzo di Milano. Come questa sera che rimane. Una scelta. Menù di dettagli. Sapori che non ti aspetti, che vuoi provare. Il Mediterraneo da attraversare. La città sa di mare, amare. I confini sono muri di pane da mangiare. Abbiamo guardato le piccole, minimali, potenti sfumature. Profumo, profumi.
Insieme Restaurant?
Un sogno fatto per amore e per soddisfare, con tanta incoscienza del momento perché senza quella non si fa nulla, la mia voglia di costruire qualcosa di mio.
Quella sera per Milano, avevo il braccio fuori dal finestrino. Faceva molto caldo. Estate.
In quella via dove io e Carlo abbiamo parcheggiato i gelsomini erano pieni zeppi di fiori. Io sudato, avevo gran fame.
Lui pure. Voglia di assaggiare!!!
Il piacere di assaggiare, Federica?
L’atto stesso di assaggiare qualcosa è un momento molto personale quasi intimo che si traduce in un’esperienza. Questa sensazione vale sia nel caso in cui si assaggia un nuovo piatto che non si conosce e che non ci permette già di immaginare i suoi sapori, sia nel caso di qualcosa già provato (ingrediente o piatto che sia). I mille sapori che si percepiscono al palato non fanno altro che far emergere ricordi o immaginazioni se si tratta di qualcosa mai provato prima. La cosa più emozionante per me è quando assaggiando qualcosa nella mia mente risuona la frase: “vorrei che non finisse mai…”.
Arriva Federica. Ciao!
Seduti e ripeto con una fame…
Per un istante fisso il tavolo, osservo i dettagli, una tavola perfetta. bellissima. Colori, piatti e ancora dettagli.
Siamo a Milano Carlo?
Federica, Milano senza il mare, un mare di?
Non è tanto l’assenza di mare in questa città che la rende meno appetibile o meno bella. E’ una città in cui tutti vogliono venire a vivere, sta diventando l’esperienza di vita da fare se si resta in Italia. Direi che Milano è un mare di business in senso metaforico, contestualizzandolo al nostro Paese. Ma oltre quello?
Io il mare di Milano lo conosco e lo vedo ancora, il tempo è passato. Milano però mi salva sempre…
E la serata va, come sempre al ritorno.
Io e Carlo stiamo tornando, il ritorno è sempre stato un lungo ciao.
Io vado dai miei cani, lui dalle sue “belve”.
Notte.
Buonanotte Federica, ci sentiamo domani…

Federica la trovi qui.