
Milano. Stamattina guardo giù, via Maestri Campionesi, è presto, immagino e non immagino. Penso che farò, sarò, chi sono.
Lascio quel portone e 10 anni sono passati…
Milano. Stamattina guardo dritto, via Maestri Campionesi, sono io.
Niki, ciao come stai?
Ciao, Io sto bene grazie e tu come stai?
Rinato NiKi, a Milano rinasco trovo me stesso. Ho lasciato la parte migliore di me.
Questa via, la mia crescita, il mio diventare me…
Ero un grande, bambino.
Per me una focaccia, mezza, e una bulochka, con i semi di papavero.
Ricordi di bambina biondissima, con lo sguardo che ride. Il tuo ricordo è?
Andare a pescare con mio papà nelle giornate calde dell’estate lettone e mangiare cose semplici come il pane nero con il burro ed i cetrioli freschi del giardino dei miei genitori.
Io correvo da bambino dalla campagna alla città per un piccolo ciao a mia madre.
Un micro laboratorio, un mondo gigante. Ti guardo mentre prepari il mio pane. Fantastico. Lievito. Signor Lievito quanti anni hai?
Non ha un’età esatta il mio lievito. Ti posso dire che è stato tramandato per 4 generazioni poi è passato a me, più o meno ha circa 120 anni.
Cazzo!!!
Milano. Cammina, corri, scappa ma ritorna, come fosse solo per lui…
E io sento il tuo profumo, l’odore del tuo pane. Niki…
Natalia la trovi qui.